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Zuppa incavolata della Versilia

La Zuppa incavolata della Versilia è un piatto della tradizione popolare invernale.  E’ un piatto molto semplice da cucinare composto da pochi ingredienti poveri.

Uno dei piaceri della Versilia è senz’altro la sua cucina.
In un territorio così morfologicamente variegato, dove in pochi chilometri si passa dalle lunghe spiagge di sabbia, alle colline, alle Alpi Apuane, l’offerta gastronomica non poteva che essere altrettanto varia.Molti sono i piatti della costa a base di pesce, ma ancor di più sono le preparazioni legate all’orto e alla vita contadina.
Borgo4case si trova vicino a Camaiore, dove regna una cucina di terra fatta di sapori decisi e piatti semplici: i salumi di Gombitelli, i tordelli, la torta di pepe.

Le zuppe sono una tradizione della cucina Toscana, piatti saporiti realizzati con prodotti genuini e locali. In questo post vi propongo una ricetta invernale dai tanti nomi quante sono le sue varianti: intruglia, incavolata, farinataIo l’ho scoperta a Camaiore, dove la chiamano incavolata, per via del cavolo nero. Si presenta come una gustosa e ricca polenta morbida con fagioli e cavolo nero. Ottima per le giornate fredde trascorse in giardino e nell’orto.

 

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Come cucinare la zuppa incavolata della Versilia

Ho cucinato questo semplice piatto usando un po’ di fagioli borlotti dell’orto e fagioli rossi di Lucca di Nicobio e il cavolo nero dell’orto, seguendo la ricetta tratta dal blog Versilia in Pentola di Elisa Caniparoli esperta di cucina Versiliese.

Se siete curiosi di provarla anche voi, ecco qui la ricetta.

 

Ingredienti per la zuppa

150 gr di fagioli rossi o borlotti secchi o 300 gr se freschi
150 gr di cavolo nero
200 gr di farina gialla
mezzo bicchiere di salsa di pomodoro
Sedano
Cipolla
Carota
Aglio
Prezzemolo
Salvia
Brodo
Sale, pepe, olio qb

 

Procedimento

Per prima cosa Elisa consiglia di mettere in ammollo per 12 ore in acqua fredda i fagioli secchi. Una volta reidratati i fagioli vanno lessati in 2 litri di acqua leggermente salata in cui avrete messo anche: salvia, 1 spicchio d’aglio, 1 cipolla piccola, 2 carotine e 2 coste di sedano. Una volta cotti vanno scolati tenendo da parte un po’ di acqua di cottura. Metà dei fagioli si passano per fare una purea e circa la metà si lasciano da parte. La purea si aggiunge all’acqua di cottura dei fagioli.

Tritate 1 piccola costa di sedano, 1 spicchio d’aglio, mezza carota, mezza cipolla piccola, qualche foglia di salvia e di prezzemolo e fate soffriggere questi odori in abbondante olio. Una volta traslucidi aggiungete la salsa di pomodoro diluita con un bicchiere di brodo. Quando sobbolle incorporare questa salsina al brodo di fagioli. Portare il tutto a bollore. Non appena l’acqua è pronta versare in pentola il cavolo nero tagliato a listarelle. Cuocete per 30 minuti. Dopo questo tempo il cavolo sarà cotto, ma stimate che più cuoce più insaporisce. In questa mezzora mescolate ogni tanto la zuppa e, se si asciuga troppo, aggiungete un mestolo di brodo. Salate e pepate a piacere.

A questo punto incorporate alla zuppa i fagioli lessati lasciati interi. Successivamente versatevi la farina gialla, poca alla volta, setacciandola. Bisogna mescolare spesso per non far né aggrumare né attaccare la polenta. Contate almeno 20 minuti di ulteriore cottura. Elisa raccomanda, deve risultare una polentina morbida. Aggiustate di sale se ce n’è bisogno ed impiattate in fondine singole. Servite l’intruglia molto calda e conditela con un filo d’olio d’oliva buono.